17 marzo 2009

Ricordi di....












Hong Kong, Hong Kong –resta sempre una città molto eccitante.
I vecchi ricordi si confondono con le nuove impressioni dell’ arrivo. Tra i vecchi ricordi, spicca l’atterraggio al vecchio Kai Tak , che a causa dei grattacieli e delle le montagne che lo circondava, richiedeva ai piloti particolare attenzione per l’impossibilità di avvicinarsi direttamente alla pista di atterraggio.








Oggi dal 1998 esiste un nuovo aeroporto, che risparmia questa ,diciamo eccitazione…

Arrivati nel nostro albergo antistante al porto restammo stupiti oltre che per la sua imponenza per il suo aspetto moderno in quel luogo.








L’indomani mattina, ripresi dal viaggio e dalle emozioni, avvenne una cosa, diciamo futile, lo splendido carrello della colazione oltre che essere assortito di ogni prelibatezza, era apparecchiato con lini e vasellame decorate in positivo e negativo con lo stesso motivo..Si mangia anche con gli occhi…









Guardando dalle vetrate dell’albergo si vedeva il porto di Hong Kong nel cui mare veleggiavano le duk ling, che con la loro vela dal colore particolare ci lasciarono stupiti.


Anatra laccata


Dopo un breve riposo ci tuffammo nell’atmosfera della città.
Girato l’angolo si presentarono ai nostri occhi tante botteghe con file di uccelli di uno strano colore appesi per il collo .
In seguito scoprimmo che erano anatre laccate, che richiedevano lunga lavorazione, ed erano considerate dai cinesi un cibo prelibato e nobile.
Era la pietanza servita per prima in segno di deferenza all’imperatore per avere la sua approvazione, quasi come avviene con il vino da noi.







ANATRA LACCATA ALLA PECHINESE

Ingredienti:

un'anatra di 2 kg circa, 2 cucchiai di salsa di soia, 3 cucchiai di miele.

Preparazione:

Pulire l'anatra, eliminando le piume, le interiora, la testa e le zampe e tenere da parte il fegato.
Portare ad ebollizione abbondante acqua.
Chiudere l'anatra cucendo l'apertura inferiore poi, con una cannuccia infilata nel collo gonfiarla fino a quando la pelle si tenderà.
Chiudere anche questa estremità, quindi metterla nel lavandino e versarvi sopra acqua bollente, scottandola da tutte le parti, in modo che la pelle si ritiri.
Asciugare, poi legare una fettuccia al collo e appenderla per 24 ore in un luogo arieggiato.
Preparare una miscela di sangue, salsa di soia e miele e, 3 o 4 ore prima della cottura, spennellarla diverse volte sulla superficie.
Ripetete l'operazione più volte.
Preriscaldare il forno a 200°.
Metterla nel forno, disponendola sulla griglia con la pancia verso l'alto e lasciarla cuocere per un'ora e mezzo senza mai aprire il forno.
Trascorso questo tempo controllare che la pelle sia molto scura con l'aspetto tipico della lacca, facendola cuocere eventualmente ancora per una decina di minuti.
Servire immediatamente, tagliandola direttamente a tavola, servendo prima solo la pelle.
Con la carcassa dell'anatra rimasta dopo il taglio preparare un brodo da servire a fine pasto.
Portate a ebollizione circa un litro d'acqua con alcune foglie di cavolo cinese spezzettate e un cucchiaio di sale.
Unite la carcassa ed eventuali rimasugli di carne.
Lasciar bollire per 15 minuti, poi unire un pugno di spaghettini di riso.
Lasciar cuocere ancora per 3 minuti, servendolo caldissimo a fine pasto.



Hong Kong- city



Usciti, fummo assorbiti dal brusio della gente che affollava la strada: negozi di orologi e di fotocamere, gioiellerie con pietre di una grandezza strabiliante, di gusto non europeo e sempre grattacieli incombenti.
In seguito apprendemmo che l’altezza era necessaria anche per esigenze di spazio, considerata la densità della popolazione.
Ci inoltrammo anche in un mercatino, dove si vedevano le cose più assortite.






Visitammo anche i magazzini di Mao, decisamente anonimi e banali nelle mercanzie e stranamente silenziosi, rispetto il cicaleggio esterno.

L’aria condiziona era altissima, come del resto in ogni ambiente al chiuso incluso i taxi, .
Dopo svariati giri, ci fermammo per riposarci in un bar dove servivano anche cibo in tutte le ore.
I loro cibi non sono uguali a quelli che si trovano in Italia con gli stessi nomi….
Lo stesso vale per quelli identificati come cibi Italiani,
nelle pizzerie cinesi…


Cucina cinese



Una sera al nostro al nostro albergo dove per altro si mangiava (cinese), molto bene, assaggiai l’anatra alle noci, cibo nuovo per il mio palato, molto gustoso:

Diciamo che forse intuii come era stata preparata.
Occorrente:

1 anatra giovane (tenera)
cipolle abbondanti
Zucchero
Burro
Farina di riso
Sale e pepe
Gherigli di noci (anche questi abbondati)
Melograno sgranato oppure
succo di melograno o di concentrato (reperibile nei negozi di
prodotti asiatici)

Istruzioni:

pulire bene l’anatra , tagliarla in 12 pezzi, secondo l’abitudine che si usa da noi ( 2 cosce, 2 sovra cosce , 2 ali, ed il petto in 6 pezzi)
Pulire e tritare le cipolle e farle cuocere a parte senza farle diventare scure
Infarinare i pezzi dell’anatra ed unirli alle cipolle girandola in modo che tutti i pezzi siano sigillati. Lasciarli cuocere per una ventina di minuti.
Aggiungere quindi le noci ed i chicchi di melograno o il succo di melograno, diluito in acqua, addolcendolo con un poco un di zucchero, se troppo acidulo.
Lasciar cuocere lentamente per circa 3/4 d’ora, facendo ridurre ulteriormente il liquido.
Servire con patate cotte al vapore.








La cucina cinese si divide in funzione della regione, dove nasce:
  • Quella del nord: ricca di carne di montone e capra, condita con molto aceto ed aglio, per attenuare i sapori forti, propri delle carni. Al contrario delle altre regioni fa scarso uso di riso, utilizzando la farina,che in seguito Cristoforo Colombo, porterà nell’occidente, quasi fosse una sua scoperta.I famosi ravioli, e l’anatra laccata di Pechino ne fanno parte.
  • La cucina del sud: è la più vicina a noi. Riso alla cantonese, intingoli di maiale, pollame, pesce e verdure varie sono molto apprezzati.
  • La cucina del Sichuan: quasi sconosciuta in occidente è la più speziata. Ricca di cotture piccanti, affumicati con legno di canfora.
  • La cucina del Fujian: rinomata per le zuppe di acqua dolce e per le ostriche,fa molto uso di salsa di soia.
I pasti vanno accompagnati da tè verde o birra.
Vengono servite anche bevande di cereali fermentate calde.



Victoria Peak and Aberdeen port


È la montagna di Hong Kong, attrazione principale di Hong
Kong alta circa cinquecento metri.














Dalla cima si ammira il panorama più bello della città,









L’aria era tersa, splendente, e tutto ciò che vi era intorno irradiava luminosità.
Oggi le esalazioni creano una nube di impurità che a volte offuscano il panorama.









Per raggiungerla utilizzammo un taxi il cui conducente, come del resto tutti i conducenti asiatici, guidava in modo molto spericolato, oggi esiste anche una funicolare molto caratteristica.









Guardando dall’alto, si aveva il primo impatto con il caratteristico porto di Aberdeen, una volta pullulante di imbarcazioni dove i pescatori avevano le loro abitazioni , creando un’atmosfera unica ed i bambini gioiosi scorazzavano tra la gente.








Scendendo giù ci mescolammo agli abitanti ed ai numerosi turisti che affollavano il porto.
Oggi nell’area circostante, vi sono imbarcazioni che fanno da navetta ai clienti che devono raggiungere due ristoranti ancorati al largo…











03 marzo 2009

I cannoli siciliani











Un altro mito come la cassata, e le arancine sono i cannoli siciliani.
E’ una bella gara, nella quale non si capisce, chi ne esce vincitore.
La storia racconta che per prime le monache di clausura nel periodo di carnevale s’inventarono i cannoli.
Il nome deriva da canna, un arbusto che venne in seguito utilizzato per dare la forma.
prima di cuocerli ( le vecchi canne utilizzate erano pezzi di canne tagliate e annerite per il continuo uso.) oggi sono in vendita utensili di metallo a forma cilindrica.














Lo scherzo carnevalesco consisteva nel fare uscire ricotta al posto dell’acqua da rubinetto “canna”in dialetto.
Sempre la leggenda asserisce che gli arabi pretendono la loro paternità, poiché usavano fare dei dolci di mandorle a forma di banane.
I palermitani veraci storcono la bocca sorridendo a tale storia.
Il cannolo è costituito da un involucro (scorza) farcito di ricotta, zucchero, pistacchi, canditi e pezzetti di cioccolato fondente.











Oltre ai cannoli, vi sono i cannolicchi più piccoli ma con lo stesso ripieno.








Ogni località ha qualche variante: famosissimi in Sicilia i cannoli di PIANA DEGLI ALBANESI: cannoli lunghissimi (un pasticciere per sommessa ne fece un lungo 4 metri.) Ogni anno si svolge a marzo la sagra dei cannoli.













Ingredienti per l’involucro: (scorza):



Farina per dolci.gr.500
Zucchero: 2 cucchiaini
Sugna (o burro)
Marsala: 2 cucchiai
Cacao: 2 cucchiai
1 pizzico di sale.
Ingredienti per la crema:

Ricotta di pecora: kg. 1
Zucchero gr.500
Cioccolato fondente: gr.200
canditi assortiti: gr, 200
Olio o sugna per friggere.



Preparazione:



Versare sul tavolo la farina con gli altri ingredienti e lavorare bene fin quando si avrà la consistenza della pasta per le tagliatelle.











Spianare molto sottile e aiutandosi con un pattino da caffè, tagliare dei quadrati
Da avvolgere intorno a delle canne di un diametro di circa 5 cm.












Saldare i lembi della pasta con un goccio di acqua e friggere in olio bollente (meglio ancora in sugna)













Mettere a scolare i cilindri su un foglio di carta assorbente, ed una volta freddi,
sfilare le canne con molta cautela.
Riempire le scorze con la crema di ricotta e guarnire a piacere con ciliegine,,granella di pistacchio o scorzette di arancio candito.



I cannoli sono considerati sempre buonissimi, esportati ed apprezzati in tutto il mondo.