17 marzo 2009

Hong Kong- city



Usciti, fummo assorbiti dal brusio della gente che affollava la strada: negozi di orologi e di fotocamere, gioiellerie con pietre di una grandezza strabiliante, di gusto non europeo e sempre grattacieli incombenti.
In seguito apprendemmo che l’altezza era necessaria anche per esigenze di spazio, considerata la densità della popolazione.
Ci inoltrammo anche in un mercatino, dove si vedevano le cose più assortite.






Visitammo anche i magazzini di Mao, decisamente anonimi e banali nelle mercanzie e stranamente silenziosi, rispetto il cicaleggio esterno.

L’aria condiziona era altissima, come del resto in ogni ambiente al chiuso incluso i taxi, .
Dopo svariati giri, ci fermammo per riposarci in un bar dove servivano anche cibo in tutte le ore.
I loro cibi non sono uguali a quelli che si trovano in Italia con gli stessi nomi….
Lo stesso vale per quelli identificati come cibi Italiani,
nelle pizzerie cinesi…


Nessun commento: